Archivi giornalieri: 25 marzo 2020

Le Nereidi – terra di Cautha

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Quando Nettuno vide le Nereidi rallentò la corsa.

Le ragazze si avvicinarono e zomparono sulla tridacna per conoscerlo meglio.  Rosso in volto perché era nudo, si acquietò quando vide che anche le ragazze erano nude.

Aveva grossi piedi e braccia robuste, ginocchia forti e gambe tornite. Le Nereidi erano piccole e sottili, tranne Neria che era più larga di fianchi. Dopo alcuni convenevoli, si accomodarono tutte a poppa e la navigata riprese.

Neria teneva sulle gambe le sorelle Mezzafjonda e Squerzja, che avevano paura, mentre Njula s’affacciava a prua per schernire i tritoni.
Nettuno, che ora andava più lento, prese a narrare del mare Adriatico e di una certa Cautha, commerciante etrusca di perline che stava andando a trovare.

Alla parola perline le Nereidi raccontarono della loro nascita, delle 46 sorelle scappate di grotta e del povero Nerito. Nettuno, che avrebbe voluto scaricarle a Corfù, inebetito passò il confine senza vedere i cartelli. Anche i tritoni entrarono in tridacna a chiacchierare finché verso sera urtarono tutti contro un enorme scoglio e si accorsero di essere arrivati al Conero, costa marchigiana.

Ormai le erano più vicine alla terra di Cautha che a casa loro, tanto valeva proseguire il viaggio e andare a conoscere la commerciante di perline.

Navigarono ancora un’ oretta e infine approdarono a Spina.

tritoni